Ex-voto al Patrono- Museo del Santuario Fuori le Mura di Noto



                                     San Corrado  Calendasco 1290 -Noto 19 febbraio 1351
 
 
  CRONOLOGIA STORICA
 
  • 1290 Corrado dei Confalonieri, piacentino, nasce in Castrum Calendaschi (Calendasco)
  • 1315 circa - causa l'incendio
  • 1320 dopo aver pagato del danno al Visconti Signore di Piacenza si fa penitente
  • 1320 si ritira tra i frati francescani 'de penitentia' del Terzo Ordine laicale presso l'hospitale vicino a Calendasco ed al mulino 'del gorgolare'
  • 1320 - 1340 permanenza nell'hospitale calendaschese sotto la guida del beato Aristide, ottimo frate guardiano
  • partenza verso la città santa di Roma come pellegrino
  • 1342 giunge in Sicilia ed a Noto, nella valle tra le aspre montagne, si ritira a vita eremitica in una grotta di pietra grezza
  • 1351 al 19 febbraio rende l'anima a Dio, mentre in ginocchio è intento alla preghiera
  • frate Lombardo, che viveva con lui, scrive della vita del santo uomo su di un rotolo pergamenaceo e viene riposto assieme al corpo
  • a Noto per mano del Vescovo di Siracusa, ha inizio l'iter che porterà il piacentino a divenire Santo francescano per il Terzo Ordine Regolare
  • la devozione dei netini si accresce sempre più
  • 1580 ca. a Piacenza da Noto si fa sapere del concittadino santo
  • 1611 lettera dei Giurati ed Anziani di Noto scritta a Piacenza, per chiedere delle ricerche e già essi scrivono di aver già avuto notizia che il santo possedesse il Castello di Calendasco
  • 1617 in Curia il Vescovo decreta approva e firma il 'Legato sancti Conradi', ove dopo ricerche negli archivi, si viene a conoscere che san Corrado era nato fisicamente in Calendasco. Il 'Legato' è voluto dal Nobile Giovan Battista Zanardi Landi feudatario di Calendasco che fa erigere nella chiesa del borgo sul Po, una suntuosa cappella dedicata al santo con obbligo di celebrazione.
  • Piacenza vede costruire nel 1612 una cappella dedicata al piacentino, nella Cattedrale
  • Calendasco assurge il santo quale Celeste Patrono che già era venerato in Noto con grande concorso di popolo e devozione

                                                       

                                                                                          


 
   
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