Dentro la grotta nel 1913

  Nel Santuario tutto decorato di stucchi e di ori, a sinistra di chi entra, vi è un'unica cappella quale è la stessa grotta del Santo Eremita, dove vi è eretto un altare e, a destra di chi guarda, proprio accanto la predella dell'altare, vi si vedono impresse le ginocchia di S. Corrado.

   Era quello il luogo dove l'Innamorato del Cielo chi sa quanto dovette pregare! ... chi sa quanto dovette rimanere con le ginocchia piegate a terra, fino a imprimerle sul duro masso! Affinchè piede profano non si avvicinasse a toccarle, vengono difese da una casa di bronzo artisticamente lavorata, amovibile, acciò potessero essere vedute dai visitatori che numerosi accorrono al Santuario.

   Tutta la grotta poi è riempita di ex-voti, di cerei, di grucce che vi han lasciato gli storpi raddrizzati e, più di tutto, di un  numero straordinario di vestitini di bambini i quali sono stati guariti dall'ernia per l'intercessione di S. Corrado.

   Non mancano poi altri ricchi doni che attestano la potenza dello stesso Santo, per avere ottenuto qualche guarigione a dei ricchi signori.

Estratto breve dal volume di p. Ferla, 1913

      

     

     

   

           

  

           

 

 

 

    

  

 

 

 

    

    

 

    

 

 

 

 

 

   

 

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