Nel 1792 Ferdinando IV abolì gli eremi di Sicilia, ma risparmiò quelli di Noto: i due di S. Corrado di Fuori, S. Giovanni La Lardia, Madonna Marina, S. Calogero e Madonna della Provvidenza a Noto antica. A ricordo venne sistemata sul prospetto del Santuario di San Corrado di fuori la seguente iscrizione sormontata dallo stemma di Noto:  Per munificenza del re questo Santuario oltremodo celebre, stanza di santità per quasi 500 anni rimontando al beatissimo Corrado, fu restituito con voto universale assieme agli eremi circonvicini in tutti i suoi diritti, giurisdizione ed accrescendone l'autorità, il 10-2-1792.

Ma la rivoluzione del 1860 la fece rimuovere; attualmente si conserva nel museo-pinacoteca del antuario. Gli eremi netini passarono all'amministrazione comunale e gli eremiti dipesero dalla autorità civica (delibera del 10-12-1876 approvata da R.D.del 12-3-1878).


            




                          

                      

                       veduta aerea del Santuario, notare la costruzione addossata alla roccia nuda
                       del monte per mantenere intatta la Grotta dell'Eremita; si nota dietro alla
                       costruzione il Giardino degli Eremiti a più livelli; davanti il lungo viale che
                       porta al Santuario cui è addossato il Ritiro del 1751.

   

 

 

 

 

               

 

 

 

 

       

 

 

 

 

      

 

  

 

 

      

 

      

         

 

     

   

    bozzetto per statua

     al Patrono fatta dal

     Pirrone      

     

         

 

 

         

 

 

        

 

 

 

          

 

 

 

          

              

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